Impianto fotovoltaico: una panoramica

Un impianto fotovoltaico permette di trasformare l’energia solare in energia elettrica in corrente continua, grazie all’effetto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico è principalmente composto da: un insieme di pannelli fotovoltaici, uno o più inverter, ossia gruppi di conversione della corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata, un apposito contatore adibito alla misurazione dell’energia prodotta, ed altri componenti elettrici minori per la protezione e l’isolamento dell’impianto. I pannelli fotovoltaici vanno collegati per legge ad un sezionatore, secondo la norma CEI 64-8 che permette di scollegare l’impianto in caso di interventi sulla rete o quando ci sono scariche atmosferiche o picchi di tensione.

La parte più importante dell’ impianto fotovoltaico è, dunque, il modulo o il pannello, costituito da celle fotovoltaiche, le quali devono il nome alla capacità di trasformare i fotoni, gli atomi delle radiazioni solari, in volt, ovvero in energia elettrica. L’ impianto fotovoltaico  lavora in parallelo con la rete elettrica locale, permettendo di evitare l’accumulo della corrente generata e fruire di tutta l’energia disponibile in tempo reale, immagazzinandola a basso costo.  Per rendere compatibile l’energia generata dai moduli fotovoltaici con le apparecchiature per usi civili ed industriali occorre trasformare la corrente continua in corrente alternata.

Un impianto fotovoltaico offre molti vantaggi: porta energia all’interno della tua abitazione, ti fa risparmiare sulle bollette e contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Con l’installazione di un impianto fotovoltaico, si possono facilmente abbattere i costi dell’energia elettrica, con risparmi fino all’80 per cento in bolletta (sulla componente energia) a seconda delle proprie abitudini di consumo e della tipologia di installazione. E’ necessario acquistare l’impianto fotovoltaico latina con gli incentivi statali e stipulare un contratto di Conto Energia. In questo modo, la rata del finanziamento da pagare sarà inferiore alla quota guadagnata nell’autoconsumo dell’energia prodotta e quella venduta al vostro gestore elettrico. Una sorta di ammortizzamento o bilanciamento dei costi.